VIAREGGIO. Come un gioco dell’oca perverso. Ma almeno stavolta, nessun passo indietro. Una consolazione magrissima per Alessandro Pierini che dalla partita contro il Montemurlo attendeva risposte: nel gioco e nel risultato, mettendo però in conto che l’uno non è la conseguenza naturale dell’altro, o almeno non sempre. Altrimenti il Viareggio questa gara non l’avrebbe mai persa.

“Non lo meritavamo, dispiace. Non è la prima volta che siamo egoisti (si riferisce alle occasioni da gol), magari altre volte da fuori ci si passa sopra perché i punti arrivano, stavolta no. Ma non voglio pensare che questo dipenda da altro che non sia l’agonismo”.

L’allenatore è il primo su cui piovono le accuse quando qualcosa non va. A Pierini, nello specifico, si può rimproverare ben poco se su quattro nitidissime occasioni nessuna viene capitalizzata.

“Poteva essere la svolta questa gara, se l’avessimo vinta. Per la prima volta avremmo potuto puntare ad un obiettivo diverso. La valutazione resta positiva per come abbiamo affrontato in particolare il secondo tempo. Eravamo messi bene in campo, ce la siamo giocata fino alla fine. In fondo Cipriani non ha dovuto compiere mezza parata…”.

Appurato che nel primo quarto d’ora il Viareggio è stato lontano parente di quello della fase centrale, il tecnico non disperde il carico di fiducia generato dalle vittorie con Spoleto e Colligiana: “Ci aspetta la trasferta di Gavorrano, affrontiamo la miglior squadra del girone, caratterizzata da una forte personalità, non si vincono per caso tante partite nel finale”.

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alessandro pierini calcio serie d viareggio

ultimo aggiornamento: 24-01-2016


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